KoM, il territorio.
Benvenuti! Di seguito vi forniamo alcune informazioni generali sul territorio dove si
svolgerà la Maxxis King of the Mountains nonché le nostre indicazioni per come raggiungerci, dove
alloggiare e cosa e dove degustare le prelibatezze locali che vi consigliamo di assaggiare durante la
vostra visita nella nostra meravigliosa terra.
PARMA E PROVINCIA
La provincia di Parma si trova nella regione italiana dell’Emilia-Romagna. La provincia è
divisa in tre zone da nord a sud: pianura, collina e montagna. La parte più a nord, di pianura, è
delimitata dal fiume Po. I centri principali delle zone collinari e montane sono situati lungo il corso
dei principali fiumi, i quali discendono dall’Appennino parmense scorrendo da sud verso nord e
sfociano nel fiume Po.
Parma è il capoluogo dell’omonima provincia. Fu capitale del ducato di Parma e Piacenza
(1545-1859). Parma è una città piena di grazia, dove si respira un’atmosfera raffinata, da piccola
capitale. Il suo centro, ricco di capolavori artistici, grandi aree verdi, piccoli e grandi tesori di
epoche diverse, accoglie numerosi turisti. Parma non è solo la città, i suoi monumenti, la sua
tradizione musicale e culturale, ma è anche la sua provincia, il suo territorio, le infinite risorse che
le fanno da corona: un paesaggio naturale e variegato che si estende tra il Po e il crinale
appenninico, con tanti piccoli centri densi di storia e vitalità, di castelli, pievi mediovali e teatri.
L’Appennino Parmense ha inizio a sud della Via Emilia per giungere alle terre alte di crinale al
confine con la Liguria e la Toscana. Le valli sono quelle del Ceno, del Taro e del Parma, nate
dall’azione di corrosione dei tre rispettivi corsi d’acqua. Le meraviglie paesaggistiche, la natura
incontaminata, l’aria limpida e le testimonianze storiche consentono esperienze incantevoli.
VAL CENO
Il fiume Ceno ha una lunghezza di circa 63 Km, si innesta col fiume Taro a ovest di
Fornovo, a 120 m d’altezza. Il fiume Ceno nasce dal monte Penna che assieme ai monti
Maggiorasca, Tomarlo, Bue, Nero e Ragola formano uno dei più grandi affioramenti ofioliti
dell’Appenino settentrionale. Da qui fino alla confluenza col fiume Taro riceve numerosi affluenti
minori: Toncina, Lecca, Pessola, Cenedola; attraversando i comuni di: Bedonia, Bardi, Varsi e
Varano dè Melegari.
La zona della valle del Ceno è ricca di testimonianze del suo passato medioevale
rappresentato sopratutto dai numerosi castelli che si dispongono nei punti strategici per il controllo
dell’accesso alla valle. Arrivando da Parma si incontra il castello di Varano dè Melegari, che si
adagia di fianco al letto del Ceno; proseguendo nel viaggio si può giungere ai castelli, tuttora abitati,
di Golaso e Castelcorniglio. Bardi offre invece lo spettacolo di un’antica rocca costruita su uno
sperone di roccia che sovrasta il corso del fiume. Numerose sono le antiche chiese nei piccoli centri
abitati o disseminate lungo i sentieri che collegavano un tempo le più solitarie frazioni.
Dal punto di vista naturalistico la valle presenta zona di natura incontaminata accanto a zone
in cui la discreta presenza dell’uomo ha segnato l’aspetto del paesaggio. I campi coltivati si
alternano ai prati e ai fitti boschi, nei quali è possibile effettuare rilassanti passeggiate lungo sentieri
segnati, oppure divertirsi a raccogliere funghi o prodotti del sottobosco. La flora, tipica
dell’Appennino tosco-emiliano, è composta da alberi come la quercia, il frassino, l’acero, il carpino,
il pioppo, il salice, il faggio e numerose specie di alberi da frutto; mentre i fiori comprendono piante
officinali e coloratissimi fiori di campo. La fauna è estremamente elusiva e pertanto è notevolmente
difficile avvicinarla nel suo ambiente naturale, anche se la zona ospita diversi gruppi di scoiattoli,
fagiani, ricci, pernici, rapaci, uccellini, tassi, lepri, volpi, cinghiali, e qualche esemplare di lupo.
VARANO DE’ MELEGARI
Varano de’ Melegari sorge sulla riva sinistra del fiume Ceno; è un antico insediamento
preistorico dei Liguri-Valeiates, in epoca romana appartenne al Municipio di Velleia ed in epoca
longobarda divenne confine amministrativo tra Parma e Piacenza. A guardia del suo minuscolo
nucleo medioevale, su uno scoglio di arenaria, fu costruito un imponente castello, di proprietà dei
Pallavicino fino al 1782; poi divenuto di proprietà del Comune dal 2001. Il castello fu eretto nel
1208 su un precedente fortilizio forse risalente al primo trentennio del XI° sec. e su un “castrum”
romano.
Il castello deve il suo aspetto attuale ad interventi quattrocenteschi, quando esso fungeva da
baluardo della valle del Ceno. Il maniero era in collegamento visivo con il soprastante Castello di
Roccalanzona, posto in luogo strategico (mt.487) a nord-est dell’abitato, di cui ora non resta che uno
spuntone assediato dai rovi ma all’epoca importante, tanto da essere raffigurato, come “Rocha
Leone”, nella Camera d’oro del Castello di Torrechiara.
Di interesse sono la chiesa di S.Martino, di antica fondazione (prima notizia del 1188) ma
rifatta nel XV° sec., il borgo di Viazzano, che diede i natali al pittore Adelchi Venturini e le cui
strette vie acciottolate e le case-torre ne ricordano l’impronta medioevale, la chiesa di Riviano, in
bella posizione panoramica e, soprattutto, il Battistero di Serravalle (sec.VIII°-IX°) che è ritenuto il
più antico monumento cristiano della provincia di Parma.
Le sofferenze della popolazione e il contributo dato alla lotta di liberazione nel secondo
conflitto mondiale sono valsi l’attribuzione al comune, nel 1994, della Medaglia di Bronzo al Valor
Militare.
Dalla sola attività agricola, che comunque riveste ancora notevole importanza nell’economia
locale (anche per la trasformazione dei relativi prodotti) si è passati ad una significativa e crescente
presenza di stabilimenti produttivi nei settori automobilistico, in posizione di spicco con il marchio
Dallara, elettromeccanico e dei servizi avanzati.
Dagli anni ’70 è in attività a Varano l’autodromo “RICCARDO PALETTI” che costituisce il
maggior polo di interesse per la zona a livello nazionale e nel quale si tengono i corsi del Centro
Internazionale di. Guida Sicura.
La locale “PRO LOCO” in collaborazione con le altre Associazioni presenti a Varano
organizza numerose manifestazione tese alla riscoperta delle tradizioni locali, tra le quali nel mese
di gennaio, quelle gastronomiche collegate alla lavorazione tipica dei prodotti del maiale.
MONTE CAPPUCCIO
Il territorio collinare della Riserva Monte Cappuccio si estende su di una superficie di 1500
ettari, ad un’altitudine che varia dai 300 ai 800 m.l.m. con prati, pascoli, bosco ceduo e castagneti.
La riserva offre la possibilità di varie attività sportive e ludiche tra cui il fuoristrada con una
notevole varietà di tracciati. All’interno della Riserva Monte Cappuccio si svolgerà la King of the
Mountains.
COME RAGGIUNGERCI
In auto
Il territorio è attraversato dalla strada Provinciale 28, che costituisce la principale arteria di
collegamento con i comuni limitrofi.
L’uscita autostradale più vicina è quella di Fornovo Taro sulla A15.
Per chi proviene da Milano o Bologna: percorrere la A1 fino all’uscita Parma Ovest-La
Spezia; proseguire sulla A15, uscire a Fornovo e seguire le indicazioni per Varano.
Da Brescia, percorrere la A21 in direzione Bologna, poi la A1, per La Spezia-Parma,
proseguire sulla A15, uscire a Fornovo di Taro e seguire le indicazioni per Varano.
Per chi proviene da Genova, percorrere la A12, seguendo la direzione Parma, continuare
sulla A15, uscire al casello di Fornovo di Taro e seguire le indicazioni per Varano. In treno e bus
Il Comune di Varano de’ Melegari non ha una propria stazione ferroviaria, la più vicina è
quella di Fornovo di Taro (distante 8,5 km circa) servita dalla linea ferroviaria Parma – La Spezia
(per gli orari vedi il sito di Trenitalia). Da lì si può proseguire per Varano de’ Melegari in autobus
con le linee extraurbane gestite da TEP, l’azienda di trasporti pubblici di Parma e provincia
(Centralino 0521-2141; fax 0521-214444 – 0521-214333).
In aereo
Il parmense non è servito da un proprio aeroporto; per raggiungerci in aereo è necessario far
riferimento ai seguenti aeroporti milanesi: Malpensa, Linate o Bergamo Orio al Serio. È possibile
usufruire inoltre dello scalo G. Marconi di Bologna.
DISTANZE STRADALI DA:
Parma: 32km
Milano Linate Airport: 141 km
Milano Malpensa Airport: 193 Km
Bergamo, Orio al Serio Airport: 180 km
Bologna G. Marconi Airport: 128 km
Genova: 182 km
DOVE DORMIRE: ‘Official Event Hotel’
1.- Albergo della Roccia (500mts) www.albergodellaroccia.it
2.- Albergo La Variante (3km) www.lavariante.net
3.- Villa Gelsomina (3km) www.villagesomina.com
4.- Albergo Hotel Salus, (8km) time to arrive KoM 20 min, www.hotelsalusparma.it
5.- Hotel Campus, (15km) time to arrive KoM 25 min, www.hotelcampus.com
6.- Hotel Tonino Lamborghini, (15 km) time to arrive KoM 25min, www.lamborghinihotel.it
7.- Hotel San Marco, (15km) time to arrive KoM 10min (high way), www.hotelsanmarcoclub.it
COSA MANGIARE
Torta fritta con salumi (Culatello di Zibello, Prosciuto di Parma, Salame di Felino, Spalla cotta,
Parmigiano reggiano), Tortelli di erbetta, patate, zucca.
EVENTO CULT:
Tortellata di San Giovanni
22-23 giugno 2014
Varano De’ Melegari
Ogni anno, il 23 giugno a Varano Melegari, come in tutto il territorio parmense, si attende la
“Rusèda ed San Svàn” (Rugiada di San Giovanni).
Questa antica tradizione vuole che nella notte precedente il giorno di San Giovanni, si
rimanga alzati il più possibile ed in particolare almeno fin dopo la mezzanotte, per “ciapèr la
rusèda” (prendere la rugiada) che si pensava avesse effetti benefici sulla salute e sui sentimenti… “in
grado di curare tutti i mali e fare nascere nuovi amori”.
Nella tradizione popolare varanese e parmigiana, l’influsso della rugiada di San Giovanni
pare sia indispensabile per la conservazione di erbe officinali raccolte per l’essicazione (camomilla,
malva, menta, timo) ma soprattutto per la buona riuscita del Nocino, un liquore fatto con le noci che
mai però, potranno essere raccolte prima di aver preso la rugiada di San Giovanni. La cena di San
Giovanni è legata alla consumazione di uno dei piatti più presenti nella cucina parmigiana, i Tortelli
d’Erbetta conditi con burro fuso e Parmigiano grattugiato.
La Pro Loco di Varano propone, ogni anno il rinnovarsi della antica tradizione con la
Tortellata presso il Parco Cordani, alla quale afferiscono migliaia di persone invogliate sia dal
legame con l’antica tradizione, che dagli squisiti tortelli che le “resdore” della cucina preparano nei
giorni precedenti. La ricetta è nota a tutte le donne parmigiane che la tramandano da mamma in
figlia.
COSA BERE?
Lambrusco. Il termine Lambrusco indica una serie di vitigni differenti e il vino prodotto con
questi.
Le uve del Lambrusco sono rosse, coltivate maggiormente in Emilia-Romagna nelle
province di Modena e Reggio Emilia. Vengono utilizzate per produrre uno dei pochi vini rossi o
rosé frizzanti.
Per qualsiasi informazione, contattateci alla seguente mail: kom@ultra4europe.com
Lo staff della KoM ed il nostro ufficio stampa sono a vostra disposizione per qualsiasi richiesta ed
informazione.
Paolo Baraldi
KoM Press Office